LA MUSICA EBRAICA E CRISTIANA: DIFFERENZE E SIMILITUDINI
La musica e la spiritualità sono state spesso connesse profondamente tra loro.
Il linguaggio musicale infatti è sovente nella storia mezzo comunicativo con il divino di predilezione.
Attraverso la pratica strumentale o vocale si poteva comunicare con le divinità e spesso la figura del musicista era una figura di grandissimo rilievo sociale!
Questo, non solamente nel remoto passato ma anche nelle grandi religioni politeiste e monoteiste dell’antichità.
Due religioni monoteiste
La musica ebraica e la musica del primo cristianesimo sono strettamente connesse tra loro.
Infatti, molte pratiche musicali ebraiche sono state assorbite dalla tradizione cristiana… e le troviamo ancora adesso!
Di fatti molti dei riti cristiani odierni contengono forme tutt’ora che derivano dalla cultura ebraica.
La musica ebraica
La musica ebraica era eseguita da veri e propri professionisti, i leviti, che partecipavano alle cerimonie religiose.
I salmi erano cantati in forma di dialogo tra sacerdote e fedeli (da qui il termine “salmodia”); questa tradizione, giunta a noi anche attraverso la pratica cristiana, era influenzata dalla tradizione babilonese.
Lo strumento più famoso della tradizione ebraica è lo Shofar, un corno di montone usato ancora adesso nelle sinagoghe per annunciare eventi particolarmente importanti!
La musica cristiana
La musica cristiana vuole allontanarsi moltissimo dalla tradizione romana e pagana e bandisce per cui totalmente l’uso di strumenti musicali a favore di una pratica esclusivamente vocale.
Le prime comunità cristiane, infatti, seguono la tradizione della musica ebraica intonando i testi sacri con una forma di canto detta cantillazione.
La grande diffusione della religione cristiana porterà moltissime differenze nella pratica musicale religiosa e liturgica nelle diverse regioni.