ALTERNATIVE ALLA SIAE: SONO REALMENTE TALI?
pubblicato nel 2016, mi pare di aver fatto un’analisi corretta già a suo tempo!
Le varie società private che si propongono come “alternative alla Siae”, in realtà sono “parzialmente alternative alla Siae” e perfette per farci incassare la metà o la terza parte di quanto incasseremmo con la SIAE, per motivi ben precisi, che le stesse società in questione ammettono, ma solo se opportunamente interrogate in merito da chi sa con precisione come funzionano questi meccanismi, che cerco di spiegare al meglio nel presente documento informativo.
Cominciamo con il dire (e si può verificare facilmente presso le società in questione), che le varie “società alternative” (a partire da quella che sta facendo tanto parlare…) trattengono percentuali doppie e triple, a seconda dei servizi offerti (fra il 33 e il 50%) rispetto a quanto trattenuto dalla Siae (17%).
A questo si aggiunge che le loro licenze per concerti e spettacoli hanno un costo per i locali, teatri ecc. che ne usufruiscono, nettamente inferiore alla Siae.
Ne consegue che gli INTROITI (diritti d’autore o se preferite royalties) da loro pagati agli autori iscritti, sono inferiori di oltre il 50% rispetto a quanto percepito dagli iscritti Siae.
Bene (anzi MALE, visto che si propongono come i “salvatori della Patria”! A me sembra tutto tranne che un affare…Cosa ne dite?) … Questo non è ancora niente!!! Proseguite nella lettura e vi metterete le mani nei capelli… se non ve le siete già messe!
Nel migliore dei casi, cioè quando è l’autore stesso ad eseguire la SUA musica, con la Siae ricaverebbe diritti doppi o tripli rispetto a quanto ricaverebbe con queste “società alternative alla Siae”.
E IN TUTTI GLI ALTRI CASI? Cioè quando si parla di “soldi veri”, cioè quando si è artisti conosciuti, affermati, celebri, o comunque nel momento in cui si incassano cifre almeno considerevoli di diritti, ovvero quando NON SIAMO SOLO NOI STESSI AD ESEGUIRE LA NOSTRA MUSICA???
Prendiamo ad ESEMPIO IPOTETICO un Eros Ramazzotti, per capirci: quante cover band eseguono la sua musica? Decine / centinaia di migliaia nel mondo!
Continuiamo con l’esempio ipotetico, facendo finta che Ramazzotti (o meglio gli AUTORI delle canzoni di Ramazzotti) non siano iscritti alla SIAE, ma ad una di queste società alternative … L’unico modo, e ripeto l’unico, perché i diritti arrivino DIRETTAMENTE alla società alternativa Siae in questione, è che chi esegue la musica di Ramazzotti, sappia presso QUALE società sono gestite (depositate) le sue canzoni… Ok, allora poniamo che per ogni pezzo eseguito, si facciano ricerche su ricerche in questo senso… o ancora, come propongono questi “signori”, che si sottoscrivano LICENZE DIVERSE (all’interno di un UNICO EVENTO) a seconda che una canzone sia depositata in due o potenzialmente in decine di società diverse (grazie alla liberalizzazione del mercato che tanto bene sempre secondo questi “signori”, dovrebbe fare agli autori di musica)… In sostanza parliamo solo di ASSURDITA’.
Parlando invece di cose REALI, CONCRETE ED OVVIE, chi esegue musica (o chi la fa eseguire) è già buono se paga UNA LICENZA e pensate un po’ a chi la paga se non alla Siae? Poi certo questi “signori” vanno dalla Siae (e difatti ci sono andati ed hanno preso accordi in questo senso, cosa confermata dal Presidente della società) a stipulare accordi di questo tipo: “Cara Siae, vorremmo che raccoglieste per noi i diritti dei nostri utenti, in modo tale che poi noi possiamo procedere nella liquidazione… dopo aver ovviamente trattenuto le nostre LAUTE provvigioni”. Allora la Siae risponde loro: “Ok, eccoveli, ma certo non lavoriamo per voi gratis…”.
Risultato: prima pagavamo solo la Siae, ora per lo stesso servizio paghiamo due società, di cui la seconda più cara della prima!!! … E noi poveri creduloni che abbiamo pensato di fare l’affare della nostra vita con questi “salvatori della Patria”, ci troviamo con meno soldi, ma MOLTI MENO SOLDI di diritti di quanti ne avremmo ricevuti DIRETTAMENTE dalla Siae, visto che la stessa, non per monopolio o altre castronerie, ma per CONCRETEZZA MATERIALE, è SEMPLICEMENTE INDISPENSABILE ED INSOSTITUIBILE!!!!!
E per inciso, i POCHI nomi “grossi” che DICONO di essere “usciti” dalla Siae, IN VERITA’ hanno fatto un tipo di operazione che a quanto pare ancora ben pochi conoscono: HANNO DIVERSIFICATO LA GESTIONE DEI DIRITTI (articolo 6.9 dello STATUTO SIAE), “spalmandola” su più società, discorso lunghissimo quanto assolutamente concreto e che spiega TUTTO. Sappiate che oggi giorno, si può depositare UNO STESSO PEZZO in più società DIVERSE, assegnando UNA PARTE della gestione dei diritti ad una società ed un’altra parte ad un’altra, quindi non sono assolutamente “usciti” dalla Siae!
Ecco quello che hanno fatto: hanno preso anticipi milionari, assegnando a queste “società alternative” (DI NULLA) la PARTE DEI DIRITTI che non procura agli stessi ALCUN PROVENTO.
La parte invece che procura IL GROSSO DEI PROVENTI, è stata lasciata ASSOLUTAMENTE ALLA SIAE, in quanto sarebbe da masochisti (ma OVVIO CHE LORO NON LO SIANO) incaricare queste “alternative Siae” di andare DA SIAE a riscuotere il (grosso) dei LORO proventi conseguendone DOPPIE TRATTENUTE.
Intanto il “FAMOSO” di turno, compensato LAUTAMENTE per dire “sono passato da Siae a X società”, si trova un sacco di soldi in mano e continua il suo rapporto CON SIAE esattamente come prima; mentre migliaia di “pesci piccoli”, che non si sognano nulla di tutto ciò, ABBOCCANO!