METODO PER LA COSTRUZIONE AUTONOMA DI TUTTI GLI ACCORDI SULLA CHITARRA

di Daniele Moneta

Questo è il primo di una serie di articoli, la cui finalità è estremamente chiara: permettere di costruire autonomamente e soprattutto in modo consapevole TUTTI gli accordi sulla chitarra.

Questa consapevolezza, raggiungibile pienamente con la seria applicazione di queste guide, permetterà di uscire dalla mera memorizzazione tecnica di pochi accordi, a favore della maturazione consapevole circa la costruzione, nota per nota, di un singolo accordo, per poi apportare modifiche pressoché illimitate e sempre consapevoli, le quali permetteranno l’autonoma costruzione di qualsiasi tipologia di accordo.

Sono il M° Luca Valsecchi, titolare del blog “Articoli Formativi Musicali” che stai consultando: centinaia di articoli scritti da Musicisti Professionisti. Condividili per promuovere la vera Cultura Musicale.

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Costruzione dell’accordo di DO maggiore



Nella grafica seguente vediamo la diteggiatura (cioè come posizionare le dita sulla tastiera) dell’accordo di DO maggiore in stato fondamentale, formato dalle note DO – MI – SOL

I pallini neri indicano le note tastate, i pallini bianchi le corde a vuoto e le “X” le corde che non devono essere suonate; i tasti della chitarra sono delimitati dalle barrette metalliche.

Analisi della diteggiatura

Nel diagramma la sesta corda (che ha le dimensioni maggiori) si trova a sinistra e via via troviamo le altre cinque, e andremo così a premere: quinta corda al terzo tasto con l’anulare (eseguiremo il DO grave), quarta corda al secondo tasto con il medio (MI) e seconda corda primo tasto (DO acuto), mentre il SOL è prodotto dalla terza corda a vuoto; avremo così formato l’accordo di DO maggiore che eseguiremo pennando col plettro verso il basso (o col pollice) le corde in maniera omogenea, con un volume che sia uniforme.

Poiché le ottave sono numerate da 0 a 7, occorre specificare che il DO “basso” appartiene alla terza ottava (DO3), il DO “alto” sarà DO4.

Si raccomanda di premere le corde bene a centro tasto (il quale viene delimitato dalle barrette metalliche), mantenendo un angolo di circa novanta gradi tra il dito premente e il tasto dello strumento, applicando la forza necessaria.

A questo link è possibile visualizzare un video nel quale, in ambito accordale di  DO maggiore, spiego la disposizione delle corde e dei tasti sulla chitarra.

Primo e secondo rivolto

Nelle due grafiche seguenti, vediamo come si esegue l’accordo di DO maggiore in primo e in secondo rivolto.

Ricordiamo che lo stato fondamentale di un accordo è quello che vede suonare come nota più grave quella che da il nome all’accordo, mentre il primo rivolto avrà come nota più grave  la terza dell’accordo (in questo caso il MI), il secondo rivolto la quinta (SOL).

Come ricavare altri accordi


Ora coloriamo ulteriormente l’accordo muovendo un dito tastante: la nota DO “alto” la spostiamo a RE ( si trova sulla seconda corda al terzo tasto) ottenendo un DO add.9, ovvero l’accordo Do maggiore con la nona aggiunta – “add” significa aggiungere):



Aggiungeremo un LA sulla terza corda (al secondo tasto) ottenendo un DO sesta:



Combinando le due precedenti situazioni, otterremo un accordo di DO6 add.9, cioè sia con sesta che con nona presenti al suo interno:

Elidendo la terza e aggiungendo un altro grado, sarà possibile ottenere accordi sospesi (SUS); in questi due esempi vediamo l’accordo DOsus4 (la quarta giusta viene premuta al terzo tasto della quarta corda al posto del MI) e DOsus2 (basta togliere il dito premente la quarta corda al secondo tasto e suonare la corda a vuoto di RE)

Interdipendenza dei procedimenti

Abbiamo visto dunque come sia possibile, partendo da un semplice DO maggiore, ottenere altre forme accordali: è ovvio che queste sono solo alcune delle possibilità: questo articolo vuole essere uno spunto per intraprendere questo studio armonico, proponendo delle soluzioni utilizzabili.

Si deve tenere presente che le regole esposte sono interdipendenti, cioè si possono applicare combinandole tra di loro, e potremo così ottenere, per fare degli esempi, un Doadd9/MI come un DOadd.9/SOL e tanto altro.