Dopo essere stato contattato dal critico del Corriere della Sera Andrea Laffranchi per un mio parere in merito, sono andato ad ascoltare le due canzoni: francamente, una volta arrivato ai ritornelli, mi veniva il dubbio, passando da una all’altra canzone, se stessi ascoltando una o l’altra, tanto sono uguali nei punti presi in esame (e non sono punti “da poco”, trattandosi dei rispettivi ritornelli).
La corrispondenza è risultata IMMEDIATA E TOTALE, ripeto, fin dal primissimo ascolto, passando da una all’altra, senza mai averle sentite prima. Sottolineo che, solitamente, anche quando due canzoni presentano pesanti corrispondenze, se non le conosco, mi occorrono ore di di lavoro (trascrizione e analisi degli spartiti) per trovare e determinare le eventuali corrispondenze. Come detto, cosa totalmente inutile in questo caso, ma che ad ogni modo, naturalmente, successivamente ho fatto.
Le corrispondenze sono quindi su TUTTI i parametri musicali: melodia, armonia, tonalità, addirittura il testo. Ripeto: se ad un primissimo ascolto mi sono risultate UGUALI, qualche ragione musicale ci sarà pure…e infatti ci sono tutte.
Si può poi sostenere, come è stato fatto dal perito incaricato dalla casa discografica dei Maneskin che ci sono “notevoli differenze”: un ottavo di scarto (che confermo); “due sole parole uguali, con semantica differente” (che confermo); che l’armonia è priva del requisito fondamentale di originalità e quindi non ne è contestabile la corrispondenza (confermo anche questo).
La domanda fattami dal Corriere è un’ altra, ed estremamente chiara: trovo corrispondenze fra le due canzoni? la mia risposta, e non occorre essere Periti esperti in questo caso, talmente è evidente la TOTALE UGUAGLIANZA delle due sezioni musicali oggetto del “contendere” è:
“Sì, le trovo, notevoli, tanto da rendere il riff di “Zitti e buoni” sostanzialmente identico rispetto al materiale musicale riscontrato all’interno di “F.D.T.”, con differenze talmente minimali che solo i musicisti possono cogliere, e non a fronte di un ascolto superficiale, bensì solo con un’analisi musicale professionale“.
Se la domanda postami fosse stata “è un plagio”? avrei risposto, e rispondo:
“Non è mia competenza, e non lo è di NESSUNO, dare una simile sentenza, di competenza esclusivamente di un Giudice in sede di Causa Giudiziaria”.
(ovviamente il giudice emette la sentenza sulla scorta delle varie perizie prodotte dal CTU e dai CTP).
Aggiornamento 5 Marzo
Leggo di esperti nominati dalla RAI i quali sosterrebbero che, visto che la canzone sanremese è caratterizzata da un RIFF proposto in continuazione (cosa che confermo assolutamente) e l’altra non è basata sulla riproposizione di alcun RIFF, allora questa sarebbe una buona ragione per escludere il plagio:
rispondo dicendo che non è che la FORMA di una canzone debba essere uguale per poter parlare di corrispondenze musicali presenti o assenti (come ho già detto, solo un giudice può sentenziare che sia plagio o meno, nemmeno la RAI con i suoi esperti), al contrario, ed è il caso in oggetto, se un RIFF viene ripetuto numerose volte nella canzone “attenzionata” e nell’altra non viene ripetuto, ma è ESATTAMENTE E PIENAMENTE PRESENTE E CORRISPONDENTE, questo non va ad allontanare la corrispondenza generale fra le due canzoni, bensì la aggrava e a dismisura, in quanto l’elemento musicale (questo RIFF appunto, ed altro non è che MUSICA) che determina la consistenza dell’intera canzone (dei Maneskin), lo si trova pari – pari nell’altra canzone, ed è esattamente questa la corrispondenza: quell’elemento musicale c’è in entrambe le canzoni, e, cosa ancora più pesante, è stato utilizzato per costruirci sopra un’intera canzone!!!
Questi periti, se avessero voluto trovare una buona ragione per salvaguardare la canzone in gara a Sanremo avrebbero potuto scrivere che solo un giudice può sentenziare che sia plagio o meno, quindi solo con questa semplicissima osservazione e null’altro, la canzone sarebbe continuata per la sua strada al Festival, e dell’eventuale plagio se ne sarebbe parlato eventualmente in Tribunale, ovviamente previa (eventuale) denuncia dei diretti interessati.
Ritengo invece grave che ne venga dichiarato un “non – plagio” ad opera di periti, non meglio identificati in tutte le pubblicazioni della famosa “perizia” e senza alcun “potere” di tale dichiarazione, (il compito di un Perito musicale è quello di analizzare e comparare la musica, non sentenziare alcunché!) e che a corroborare questa tesi vengano portate argomentazioni che, proprio perché avvalorano la realtà musicale oggettiva (non certo di altra natura), non portano nella direzione da loro auspicata (sostenere che le due canzoni non abbiano nulla in comune) bensì in quella esattamente opposta.
Aggiornamento 11 Marzo
Sento solo ora Red Ronnie nella sua trasmissione su Internet: la notte stessa in cui è stata cantata per la prima volta la canzone dei Maneskin gli arrivano le segnalazioni di sospetto plagio, monta in fretta e furia il confronto delle due canzoni e le manda a un “produttore famosissimo” che ha commentato “porca troia!”, lo manda anche a Massimo Varini che commenta “azzo”.
Red stesso dice: “E’ chiaro che c’è una netta somiglianza fra i due ritornelli” – sostiene infine che “le etichette, appartenendo allo stesso gruppo, è chiaro che non si fanno causa fra di loro”.
Video Red Ronnie:
https://www.youtube.com/watch?v=Fovpjb6xZE8
minutaggio: da 2.37.40 in poi
M° prof. Luca Valsecchi
iscritto all’albo dei Periti e degli Esperti – sez. musica – Camera di Commercio di Lecco