LA BOSSA NOVA

di Daniele Moneta

Cosa accade quando il samba brasiliano incontra il jazz americano?

Si crea un nuovo stile e questo nuovo genere fu chiamato bossa nova.

Scopriamone la storia!

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Cos’è la bossa nova?

La bossa nova è un genere musicale che nacque in Brasile a fine Anni Cinquanta, nel contesto di rinascita economica e sociale della terra carioca dell’epoca. Il termine non può essere tradotto letteralmente; si può intendere col significato di “nuova tendenza”, “nuova fissazione”.

Questo stile si originò dall’incontro tra i ritmi sudamericani della samba ed elementi armonico-melodici tipici del jazz nordamericano, soprattutto del coevo cool-jazz, che andava per la maggiore in quel periodo, e vide l’utilizzo di strumenti propri della tradizione brasiliana (cuica, sordo, rabeca etc.), affiancati a quelli tipicamente in uso negli Stati Uniti (sassofono, pianoforte, tromba etc.).

I primi autori

I primordi della bossa nova si trovano nella Sinfonia di Rio de Janeiro di Antonio Carlos Jobim e in alcuni lavori di Ernesto Nazareth. Tra i padri del genere bisogna annoverare il paroliere Vinicio de Moraes, Joao Gilberto, Nana Leao e Baden Powell.

Questi autori sono considerati gli iniziatori del genere, il quale prese piede verso fine anni ’50 per diffondersi a livello mondiale, registrando grandi riscontri a livello discografico e concertistico.

La data ufficiale della nascita della bossa nova è il 1958, anno in cui fu pubblicato il disco della cantante Elizete Cardoso con musiche di Jobim e testi di De Moraes. Contiene il brano Chega de sausade, un vero esempio completo di brano bossa nova: in questo lavoro si trovano in nuce gli elementi che diventeranno i topoi di tale nuovo stile musicale.

Sviluppo della bossa nova

La bossa nova prese velocemente piede a livello mondiale e anche molti jazzisti americani iniziarono a cimentarsi con essa con esiti spesso molto alti a livello artistico. Nome di spicco fu sicuramente quello di Stan Getz, sassofonista di Filadelfia attivo nell’ambiente cool. Pubblicò nel 1962 il disco dall’emblematico titolo Jazz samba, lavoro che ebbe un grande successo in tutto il mondo grazie anche all’ottimo apporto alla chitarra di Charlie Byrd.

Il genere proliferò a livello globale con autori come Tom Jobim, Joao Gilberto (già citati) e Luiz Bonfà, i quali pubblicarono capolavori come Garota de Ipanema, Desafinado, Rosa Morena e tanti altri, che divennero hit mondiali e dei veri e propri standard del genere, ancora oggi inseriti nelle antologie del repertorio.

Oggi la tradizione bossa è ancora viva con autori come Bogdan Plech e Gabriela Costa, i quali alimentano e tramandano lo stile con un approccio filologico aderente ai crismi del genere. Quest’ultimo vanta ancora grandi platee di appassionati e una numerosa programmazione di festival in tutto il globo.

Elementi tipici del genere

  • Voce sussurrata, molto morbida, su testi che inizialmente parlavano di temi disimpegnati, per poi diventare brani di protesta nel corso degli Anni Sessanta. Ciò fu dovuto alla crisi economica e sociale che investì il Brasile in quel periodo e portò al colpo di stato militare nel 1964.

  • Utilizzo di ritmi tipici della musica brasiliana, soprattutto dello stile della samba.

  • Armonie ibride che uniscono le tipicità sudamericane con gli aggregati armonici di chiara derivazione jazzistica.

  • Invenzioni melodiche fortemente importate dal jazz americano. Questo aspetto riveste forte carattere pervasivo all’interno del genere della bossa nova.

  • Utilizzo di strumenti tipici della tradizione autoctona, affiancati a strumenti usati nella musica afroamericana moderna dell’epoca.