CHE COS‘E’ L’ AGOGICA MUSICALE?

di Daniele Moneta

Fra i vari parametri che regolano il linguaggio musicale, quali la melodia, l’armonia, il tempo e il ritmo, termini che ai musicisti risultano immediatamente chiari, ciò a cui si riferisce l’agogica, non è di così immediata comprensione.

Si tratta del parametro che gestisce le velocità d’esecuzione di un brano musicale.

Scopriamo come in questo articolo!

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L’agogica musicale

Un brano musicale ha una velocità d’esecuzione che può più o meno variare lungo il suo corso e un andamento che può subire delle variazioni più o meno significative; cioè accelerazioni o rallentamenti, ad esempio…Di tutto questo si occupa l’agogica musicale.

La dinamica, cioè il parametro che interessa l’intensità sonore della musica, si interfaccia con l’agogica, poiché, avendo entrambe una funzione fortemente espressiva, spesso vengono intrecciate per ottenere determinati effetti. Risulta evidente che, a differenza delle altezze e dei valori ritmici, siamo in un campo in cui vi è grande margine interpretativo da parte dell’esecutore.

Le indicazioni agogiche vengono sempre annotate in italiano, retaggio del fatto che nel ‘600 avesse proliferato il melodramma italiano nelle corti europee e la lingua del Belpaese fosse diventata la lingua franca e consueta per queste indicazioni. Esse furono adottate estensivamente in quel periodo storico: le prime indicazioni in tal senso si trovano in autori del 1600 come Monteverdi e Frescobaldi.

Il termine “agogica” nell’accezione musicale si deve al musicologo tedesco Hugo Riemann, che lo utilizzò per la prima volta nel 1884.

Come si indicano le espressioni agogiche

L’ agogica musicale si indica con dei termini scritti sullo spartito, all’inizio del brano e ogni qualvolta sia necessario in itinere. Il compositore annota queste indicazioni, che saranno interpretate dall’esecutore nella performance.

Le principali sono: Largo – Adagio – Andante – Moderato – Allegretto – Allegro – Presto, a cui corrispondono i rispettivi range metronomici.

Spesso questi termini sono affiancati ad altri sostantivi o aggettivi per indicare meglio l’andamento. Sugli spartiti potremo così trovare indicazioni quali “Presto con fuoco“, “Molto adagio“, “Andante cantabile“, ma anche superlativi come “Prestissimo” o diminutivi “Lentissimo“, oppure anche termini coloriti quali “imperiale” e militari come “marziale“.

Le transizioni

Esistono dei termini indicanti delle variazioni progressive del flusso musicale, quali “accellerando” e “rallentando“; l’indicazione “a tempo” ripristinerà la velocità precedente tale passaggio.

Come si accennava in apertura, la dinamica spesso si intreccia con l’agogica, ad esempio nel momento in cui il compositore indica di accelerare la velocità esecutiva. A ciò spesso corrisponde un’indicazione dinamica, volta a richiedere l’aumento del volume sonoro, per poi tornare a tempo con un mezzoforte, che ne smorzerà nuovamente l’intensità sonora.