LA POLIFONIA VOCALE

di  Virginia Guidi

La polifonia è uno stile compositivo che organizza più di una voce (sia essa affidata a cantori o a strumentisti) contemporaneamente e ha avuto molte evoluzioni nell’arco della nostra storia.

La polifonia vocale, nello specifico, ha avuto sempre un ruolo molto importante soprattutto durante il Medioevo, ma non ha ancora smesso di affascinare e stupire!

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Premesse e… qualche precisazione di rito

Spesso nei libri di Storia della Musica o di Educazione Musicale si leggono frasi simili a questa: “la polifonia nasce nel etc ect”.

In realtà è molto difficile sapere esattamente quando nacque la polifonia.

Sappiamo che ci sono forme polifoniche nell’antichità ma ovviamente le fonti non sono numerose perché si sono andate perdendo nel corso dei secoli!

Per avere qualche informazione più dettagliata dobbiamo quindi fare un gran salto temporale ed entrare nei monasteri medioevali.

Era infatti in quei luoghi, dove alacremente i monaci studiavano ed approfondivano le varie discipline, che possiamo trovare traccia di alcune delle prassi musicali dell’epoca.

E’ importante sottolineare come solamente “alcune” delle prassi venissero documentate e che quindi la visione generale tenda ad essere comunque in qualche modo parziale.

Infatti, i monaci, che vivevano all’interno dei monasteri, molto raramente uscivano fuori dalla protezione di quegli edifici; le campagne e le strade intorno ad essi erano spesso pericolosi e ciò rendeva anche molto complessa e lunga la comunicazione tra un monastero ed un altro.

Inoltre, i monaci erano portati per naturale indole, a studiare prevalentemente le possibilità della musica sacra e liturgica, per cui molto di quello che succedeva in ambito profano non è sempre stato documentato.

La storia della polifonia vocale

Le prime forme di polifonia di cui abbiamo notizie dai trattati e dagli archivi risalgono circa al X secolo d.C.

Trattasi di forme di canti dove la melodia gregoriana veniva affiancata ad un’altra melodia.

Tra il 1200 e il 1300 cominciamo a vedere fiorire varie forme polifoniche sia profane che sacre tra cui l’organum, il mottetto, la clausula e molti altri ancora.

Le prime grandi scuole polifoniche sono l’Ars antiqua (tra il 1150 e il 1320) e l’Ars nova (intorno al XIV sec.).

Mentre prima nella musica non era consuetudine tramandare la genitorialità di chi la componeva, è proprio durante il periodo dell’Ars antiqua che scopriamo i primi nomi di compositori menzionati nella storia della musica occidentale: Magister Leoninus e Magister Perotinus!

La polifonia vocale continua a prosperare, soprattutto grazie anche allo sviluppo della scrittura che rende possibile notare, e quindi eseguire, polifonie sempre più complesse.

Nel Cinquecento la scuola romana, la scuola veneziana e la scuola franco fiamminga sono i punti di riferimento per la polifonia vocale con brani estremamente complessi e suggestivi!

Nonostante nel Barocco, il gusto e l’estetica, portarono via via i compositori a prediligere la scrittura di monodie accompagnate, la polifonia vocale continua la sua evoluzione, infatti troviamo brani polifonici vocali fino ai giorni nostri sia in ambito sacro che in ambito profano!

Qualche curiosità

La polifonia non è appannaggio solamente della cultura occidentale, ad esempio in Africa troviamo delle forme estremamente complesse ed interessanti di polifonia presso i Pigmei… ascoltare per credere!