PERCHE’ I BOLLINI SIAE SU CD AUTOPRODOTTO?

di Luca Valsecchi

Al di là del fatto che i CD siano superati, ci sono ancora cantautori che se li autoproducono per i motivi più diversi.

E come sempre ci si chiede come mai occorra pagare la “tassa” dei bollini su un CD autoprodotto, il cui Autore dei brani incisi, è lo stesso produttore.

In questo articolo spiego il “dilemma”!

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Cantautori iscritti SIAE

Premessa: ci si sta rivolgendo ai cantautori iscritti, che quindi depositano le loro canzoni in SIAE. Il discorso cambia, in positivo ma anche in negativo, per chi NON è iscritto SIAE (leggere successivo paragrafo).

Solitamente si tratta dei cantautori che autoproducono il loro CD: ricoprono cioè la duplice veste di Autore/Compositore e Produttore.

Innanzitutto chiariamo che la “botta” che si paga, non è relativa ai bollini in sé, i quali garantiscono l’originalità del CD, il cui costo è irrisorio; bensì alla licenza DRM, la quale va a retribuire i diritti d’autore.

Si fa fatica a capire ed accettare come mai la SIAE “imponga” loro di pagare per incidere e distribuire, magari in omaggio, i PROPRI CD.

Quella che di primo acchito sembrerebbe un’assurdità, trova la sua logica e motivazione, nel fatto che un Produttore DEBBA pagare i diritti della musica che vende. …E ne siamo ben felici, ovviamente! Altrimenti, noi AUTORI/COMPOSITORI non incasseremmo nulla e quindi la SIAE in questo modo, “imponendo” la licenza DRM con pagamento dei diritti d’autore insieme ai bollini, è chiaro che ci tuteli.

Se oltre ad essere Autori, siamo al contempo PRODUTTORI DEL CD, “il discorso” è esattamente lo stesso…Sarà il Produttore Sig. Rossi, ad essere TENUTO a pagare i diritti all’autore/compositore che, non per scelta di SIAE, “guarda caso” è sempre lo stesso Sig. Rossi.

La SIAE incasserà A TUTELA dell’AUTORE/COMPOSITORE ed allo stesso riconoscerà quanto dovuto.

In soldoni, il Sig. Rossi farà “uscire dalla porta” X soldi e se li vedrà “rientrare dalla finestra”! Ovviamente non tutti…Più o meno, a grandissime linee (ma grandissime linee!) la metà, cioè tolte le tasse e la percentuale (intorno al 20%) trattenuta da SIAE.

Mi si chiede spesso: non si può superare quello che, anche dopo averlo spiegato, viene perlopiù recepito come un paradosso?

Rispondo così:

questo è quanto “scaturisce” dal momento in cui ci rivolgiamo a SIAE nella duplice veste di Autori ed Utilizzatori. Sono due macro – categorie che stanno alla base della SIAE stessa e come ho spiegato, il tutto è “calibrato” per “assegnare” i giusti diritti/doveri ad entrambe le “categorie”.

Non dobbiamo “dimenticarci” di TUTTI i servizi offerti da SIAE, appunto, ad entrambe le categorie, in primis permettendo agli Autori di incassare i diritti spettanti ed ai Produttori di pagare il dovuto per l’utilizzo fatto di determinati repertori AFFIDATI IN TUTELA A SIAE DAGLI AUTORI.

Cantautori NON iscritti SIAE

Se il cantautore in questione NON è iscritto SIAE e nemmeno a nessun’altra collecting (a cui occorrerebbe rivolgersi con tutte le conseguenti condizioni), non ci sono diritti d’autore da pagare: si acquisteranno unicamente i bollini ad un costo molto molto contenuto, visto che il grosso della “spesa” è legato ai diritti e non appunto ai bollini.

Attenzione però: stiamo parlando di NON essere iscritti SIAE, quindi si rinuncerà a TUTTI i servizi erogati dalla stessa.