VIOLINO: “DOVE SONO” E COME SI PRODUCONO LE DIVERSE NOTE?
Il Violino insieme a tutti i suoi tre “fratelli” della famiglia degli Archi (Viola, Violoncello detto anche “Cello” e Contrabbasso) ha una difficoltà in più rispetto a tanti altri strumenti e cioè quella di non avere dei “tasti” o comunque dei chiari riferimenti per determinare a livello prettamente visivo le singole note, la produzione delle quali, come vedremo, è tutta demandata allo studio e all’indispensabile predisposizione musicale, rendendo questi strumenti, i quali sono chiamati a grandi virtuosismi, certamente fra i più impegnativi da suonare.
Come si suona il violino?
Vi sono fondamentalmente quattro procedimenti per produrre il suono:
con l’arco o senza arco pizzicando le corde; a corde vuote oppure determinando le singole note con le dita della mano sinistra, che si posizioneranno in punti precisi delle singole corde, come meglio verrà chiarito di seguito.
Con l’espressione a corde vuote ci si riferisce al suono prodotto dalla libera vibrazione delle corde stesse, senza cioè che su di esse venga esercitata alcuna pressione delle dita sulla tastiera, variando di volta in volta la lunghezza effettiva della corda vibrante. Vibrerà quindi l’intera corda.
Le corde vengono indicate con i numeri romani e ciascuna di esse (intese appunto come corde vuote) corrisponde ad un suono, che via via diventa più grave.
Le quattro corde vuote producono rispettivamente:
I corda: MI
II corda: LA
III corda: RE
IV corda: SOL