DIFFERENZA FRA ACCORDARE E INTONARE

di Luca Valsecchi

Cosa significa accordare uno strumento musicale o cantare intonati?

Chiariamo subito come si tratti di due cose simili, ma al contempo ben diverse.

Il procedimento dell’accordatura riguarda gli strumenti musicali, mentre la giusta intonazione ha a che fare con la musica in generale, che sia suonata o cantata.

Cosa dobbiamo fare quindi, per accordare lo strumento e per cantare intonati?

Vediamo di capire bene il tutto!

Benvenuta/o nel Blog Articoli Musicali del M° Luca Valsecchi, trascrittore partiture e Perito Plagi Musicali, con la testimonianza di come la Musica, oltre che essere insegnata, possa essere ESERCITATA, azzerando totalmente l’insegnamento!

Facciamo chiarezza

Con l’espressione “accordare uno strumento musicale”, si intende il procedimento musicale il cui scopo è quello di “allineare” (appunto “accordare”) uno strumento ad un’ “altezza sonora” e quindi ad una frequenza acustica ben precisa: lo standard stabilisce il LA 4 (il LA centrale del pianoforte) a 440 Hertz.

Spiego il concetto per i non musicisti: una nota musicale, per esempio un “DO”, potrà essere “spostato” verso l’alto (andando quindi verso il DO#, ma senza raggiungerlo) oppure verso il basso (quindi verso il SI, ma sempre senza raggiungerlo):

nel primo caso si dirà che è un DO crescente o DO# – REb calante, nel secondo caso DO calante o SI crescente.

E quante “posizioni crescenti e calanti” ci possono essere in una distanza intervallare già di per sé piccola e cioè fra un semitono?

La teoria fissa 9 distanze possibili all’interno del tono (dette comma): questa è una pura convenzione teorica, in verità sono molte molte di più.

Tornando quindi al procedimento di accordare uno strumento, lo scopo è quello di allineare una nota di riferimento per tutti gli strumenti musicali (specie nel momento in cui si suona in orchestra o comunque musica d’insieme) ad uno stesso comma, per evitare di suonare… “scordati”, cioè stonando, “urtandosi” musicalmente l’un l’altro.

Questa terminologia (accordare) si riferisce certamente ai cordofoni, ma in senso lato a tutti gli strumenti musicali.

Suonare o cantare intonati, è riferito invece al singolo strumentista o cantante, il quale deve “centrare” correttamente le singole note da lui stesso eseguite, pur partendo da uno strumento perfettamente accordato, ed è un’operazione tutt’altro che semplice, la quale per raggiungere risultati soddisfacenti richiede anni di studio qualificato.

Quali sono i sistemi utilizzati per accordare?

I direttori di coro utilizzano uno strumento chiamato Diapason, il quale messo in vibrazione produce il “LA a 440”: serve come “punto di partenza” e “punto di riferimento” per “prendere” la corretta intonazione nelle diverse tonalità specifiche (operazione estremamente complessa alla portata dei soli professionisti).

Con l’avvento della tecnologia è diventato di uso comune, in modo particolare nella musica strumentale, la cosiddetta “macchinetta”,  cioè l’accordatore elettronico:

grazie all’ausilio di questo strumento è possibile regolare l’accordatura dello strumento musicale in modo molto semplice, dal momento in cui il display dell’accordatore ci indicherà quando il suono è all’altezza corretta.

In tempi più recenti, sempre la tecnologia ha offerto altri procedimenti molto utilizzati nell’ambito della musica leggera, i quali permettono in modo totalmente artificiale di intonare una voce anche stonatissima: da musicista professionista non intendo occuparmi di tali tecnologie, le quali afferiscono a situazioni, purtroppo sempre più diffuse, che nulla evidentemente hanno a che fare con l’essere Musicisti e Cantanti.