DIFFERENZE TRA CANTARE E SUONARE

di  Virginia Guidi

Spesso anche nella categoria dei musicisti capita che il cantante venga considerato appartenente ad un gruppo a sé.

Questo è dovuto sicuramente a ragioni di ordine storico, dove la figura del cantante, spesso divo indiscusso, aveva libertà ed atteggiamenti non concessi agli altri musicisti.

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Ma ci sono davvero differenze tra cantare e suonare?

Lo strumentista ha direttamente davanti a sé il proprio strumento: lo vede, lo tocca… e, spesso, lo lascia a casa!

Il cantante invece ha sempre il proprio strumento con sé, con tutto il bene e il male che ciò comporta.

Ma la voce è raramente considerata come uno strumento nonostante lo sia a tutti gli effetti e, in quanto tale, ha bisogno di un trattamento particolareggiato.

Lo strumento voce

Ogni cantante che si è presentato come musicista a qualche sconosciuto, dopo la domanda “che lavoro fai?” si è sentito subito rispondere: “cosa suoni?

A questa domanda di solito segue un “ehm, non suono: canto”.

Anche cantare è suonare uno strumento però, ma la sfumatura è nettamente più complessa: il cantante, infatti, è sia strumentista che strumento contemporaneamente.

Ma questo cosa comporta?

Il lavoro dello strumentista è comprendere lo strumento che ha di fronte a sé, impararne i pregi e i difetti… e se poi il suono della chitarra comprata non piace… se ne può sempre comprare un’altra!

Con la voce, però, bisogna innanzitutto accettare che quel che abbiamo come strumento può essere perfezionato, conosciuto, sondato ma va soprattutto amato perché, al contrario di una chitarra, un pianoforte o un flauto, non può essere cambiato.

Strumentisti e strumento

Il cantante quindi deve imparare la tecnica che governa il proprio strumento e curare il proprio strumento come ogni strumentista.

Come un violinista non lascerebbe mai il violino in macchina sotto il sole cocente ad agosto, il cantante deve imparare tutto quel che c’è da sapere per tutelare e proteggere il proprio strumento.

L’alimentazione e il sonno sono i principali fattori da tenere sotto controllo ma ci sono anche fattori meno determinabili come i cambiamenti ormonali e lo stato emotivo.

La psiche e l’umore concorrono moltissimo nella pratica vocale e alcune volte, ovviamente, non sono sempre facilmente governabili.

Il cantante, che si trova a “suonare” uno strumento che non vede e non tocca quindi, dovrà ragionare come un atleta e prendersi cura di sé, accettandosi e impegnandosi a lavorare ogni giorno e ogni momento su di sé e quindi sul proprio strumento.