IL ROCK PROGRESSIVO E IL PROG – METAL

di Daniele Moneta

Rock, classica e jazz: tre differenti stili, ognuno di essi con un linguaggio musicale specifico e caratterizzante.

Cosa accade nel momento in cui “contaminiamo” i tre generi fra di loro?

Semplice: otteniamo il Rock Progressivo e i suoi sotto generi.

Scopriamoli insieme!

Le origini del rock progressivo

Il progressive (detto anche prog-rock), è un genere musicale che ebbe i natali durante la fine degli anni sessanta, nel contesto geografico e culturale della musica britannica.

Dalla terra di Albione, lo stile si diffuse soprattutto a livello europeo, toccando apici espressivi in paesi come Francia e Italia: il nostro paese diede un contributo fondamentale nel corso degli anni ’70, tramite un’intensissima attività discografica e concertistica che registrò alte vette qualitative.

I pionieri del genere

Il rock progressivo nacque dall’ esigenza di donare uno statuto colto-elevato alla musica rock, creando composizioni ricche di elementi estratti dalla musica classica e dal jazz: i brani del prog-rock sono spesso lunghi e di ascolto non immediato, a volte pomposi e prolissi.

Uno dei primi lavori degno di menzione fu il disco A Winter Shade Of Pale dei Procol Harum (1967) e da esso si generò una schiera di adepti del genere, tra cui Gentle Giant, Camel, Jethro Tull, Genesis e i celeberrimi Pink Floyd: l’Inghilterra rappresentò la vera culla del genere, proponendo tante formazioni di gran spessore che si dedicarono alle sonorità progressive.

Caratteristiche del prog

A seguire le principali caratteristiche che permeano il progressive.

Utilizzo di elementi e tecniche compositive estratti dalla musica colta classica e jazz.

Utilizzo intensivo di tempi dispari e complessi, come 7/8 o 13/8.

Creazione di brani di lunga durata, a volte delle vere e proprie suite che durano venti minuti o più e occupano un lato del long-playing.

Utilizzo di strumenti inusuali nel rock, come flauto e violino.

Tecnica strumentale individuale di alta caratura.

Lo strumentista progressive si identifica con una figura di alto livello artistico, preparato sullo strumento e in grado di eseguire parti complesse sul piano tecnico ed esecutivo.

Il prog-metal

Merita una menzione a parte il sottogenere del prog-metal, il quale prese le mosse dal prog-rock a meta anni’80 per poi aver sviluppo autonomo; questa derivazione si originò applicando gli elementi stilistici progressivi all’interno dello stile heavy-metal, generando un filone molto prolifico e di successo che portò nuova linfa al genere, proponendo dei brani più ritmati, veloci e ruvidi.

Tra i massimi esponenti sicuramente troviamo gli americani Dream Theater e i Fates Warning, i quali fecero da apripista a una miriade di nuove band, tra cui Circus Maximus, Symphony X, Evergrey, e molte altre in ogni parte del globo.

Il prog nel mondo

Il prog dall’Inghilterra si diffuse a livello mondiale, pur rimanendo genere di spicco nel continente europeo: tra gli altri, ricordiamo la band Rush in Canada e i Kansas negli Stati Uniti.

In Italia il genere fu molto prolifico, come si diceva, e nacquero tante band musicali: Orme, PFM, Banco del mutuo soccorso, Osanna, Balletto di bronzo e tanti altri.

Il genere subì un declino a fine anni Settanta per effetto della rivoluzione punk , la quale propose una musica più semplice e di facile fruizione, ma la tradizione continua a essere ancora viva oggi con molte formazioni storiche ancora in attività e festival dedicati in tutte le parti del mondo, per quanto il genere sia ormai un fenomeno di nicchia per appassionati.