LEGATURA DI VALORE, DI PORTAMENTO E DI FRASE

di Daniele Moneta

Anche a chi studia musica da qualche tempo, non sempre risultano chiari gli ambiti di riferimento e le differenze fra le tre tipologie di legature che si trovano sugli spartiti musicali, e alcune volte può capitare di non saperle distinguere.

In questo articolo approfondiamo le tre casistiche!

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Origini delle legature musicali

Il sistema delle legature nacque nell’alveo dell’evoluzione della semiografia musicale occidentale, anche se risulta molto complesso rintracciare i primordi di questa tipologia di notazione musicale.

La cosa certa è che fino a fine Rinascimento non esisteva siffatta simbologia, ma vi era un lacunoso e complesso sistema di legature di valore, basato su delle tavole che esprimevano le varie possibilità, utilizzando un dato sistema di regole. Le legature di portamento e di frase erano invece fortemente correlate alla metrica del testo cantato, secondo delle prassi usuali dell’epoca che venivano applicate. Il repertorio presentava così una forte dipendenza dal testo cantato e dalle sue caratteristiche strutturali.

Con lo sviluppo in maniera autonoma della musica strumentale, nel corso del 1600 iniziarono a comparire le simbologie delle legature in maniera pervasiva all’interno della semiografia musicale.

Tre diverse tipologie di legatura

Nell’immagine possiamo vedere:

A: legatura di valore

B: legatura di portamento

C: legatura di frase

La legatura di valore è una linea curva che unisce due note della stessa altezza, sommandone il valore ritmico. Questo sistema permette di ottenere qualsiasi combinazione di durate, anche a cavallo tra le misure.

La legatura di portamento unisce invece due o più note di altezza diversa. Tale simbolo indica che esse vanno eseguite in maniera fluida, senza che si avvertano stacchi nell’esecuzione delle medesime. Per esempio, nella chitarra significa eseguire due note con una sola sollecitazione della mano ritmica; nel pianoforte indica di suonare le note collegate consequenzialmente fra loro; nel violino di eseguire questo gruppo con un solo colpo d’arco; negli strumenti a fiato implica un’unica emissione di fiato per le note comprese nella legatura.

La legatura di frase ha caratteristiche simili alla legatura di portamento, ma con il primario scopo di indicare appunto il punto iniziale e finale di ogni frase musicale, all’interno della quale possono esserci ulteriori legature di portamento da gestirsi conseguentemente.