GLI ARMONICI, RELATIVAMENTE AGLI STRUMENTI A BOCCHINO (OTTONI)
In questa dispensa non tratterò gli armonici in quanto tali, bensì il loro utilizzo ed ancor prima il loro caratterizzare e determinare la tecnica strumentale che sta alla base della tromba, del trombone, del corno e dei flicorni, detti anche strumenti a bocchino.
Questi strumenti sono dotati di pistoni (o altri tipi di “accorgimenti” aventi stessa funzione), i quali hanno l’unico scopo, pigiati nelle diverse combinazioni possibili, di modificare la lunghezza del “tubo” all’interno del quale vibrerà l’aria insufflata nello strumento attraverso le labbra vibranti sul bocchino, determinando di volta in volta una nuova fondamentale (il suono più grave) e di “riflesso” tutti gli armonici che ne conseguono, come ho spiegato appositamente in un articolo che è possibile leggere cliccando qua.
Vediamo di capirci meglio… in quanto non è un “concetto” semplice da “afferrare” nemmeno per i musicisti professionisti che non abbiano mai avuto modo di “familiarizzare” direttamente con questi strumenti musicali.
Occorre dire che anche chi suona strumenti a corda (cordofoni), ha la possibilità di sfruttare gli armonici naturali al fine di ottenere suoni ed effetti particolari.
Tornando nel contesto degli ottoni, andiamo con ordine:
innanzitutto le combinazioni possibili (posizioni), ottenibili combinando in modo sempre diverso i 3 pistoni, compresa la possibilità di non pigiarne nemmeno uno, sono sette, di conseguenza si ottengono sette diverse fondamentali, a distanza di semitono l’una dall’altra.
Nel caso del trombone, le sette posizioni si ottengono allungando la coulisse in sette diverse… posizioni.