LA DOMINANTE SECONDARIA
di Luca Valsecchi
Nella composizione musicale vi sono singoli procedimenti che, se conosciuti compiutamente, possono dare grandissima varietà alla nostra musica.
Uno di questi, sicuramente fra i più “forti”, risponde al nome di “dominate secondaria”.
Scopriamola!
La dominante secondaria è un procedimento armonico molto efficace per far “sentire” nuove tonalità all’interno della stessa tonalità, quindi senza modulare, ma al contempo “colorando” moltissimo la musica.
Come la dominante “primaria”, è a tutti gli effetti una triade di dominante costruita sui V di tutti i gradi della scala maggiore o minore, considerando ognuno di essi come “tonica provvisoria”, sulla quale quindi risolveranno.
Se in DO maggiore consideriamo ad esempio la dominante secondaria costruita sul terzo grado (MI), abbiamo visto come la sua dominante sarà il SI e come tutte le dominanti sarà una triade maggiore (SI – RE# – FA#), sulla quale volendo potremmo “montare” la settima (SI – RE# – FA# – LA).
A questo punto abbiamo due possibili alternative di risoluzione: su una triade maggiore o minore, come tutte le dominanti.
La soluzione più “scontata” o “naturale” sarà quella di risolvere su MI minore, incardinando all’istante questo accordo nell’alveo armonico di III di DO maggiore, mentre sicuramente maggior “effetto sorpresa” si otterrà risolvendo su MI maggiore, in quanto armonia estranea alla tonalità d’impianto: