COME FARE DELLA MUSICA LA PROPRIA PROFESSIONE?

di  Virginia Guidi

La musica era in passato una disciplina fondamentale nella formazione dei giovani assieme alla letteratura, all’arte, alla matematica etc.

Molte famiglie ancora oggi ritengono questo studio focale ma spesso la società sembra toglierne valore: è una materia che per la maggior parte dei percorsi scolastici italiani scompare in terza media.

Ma chi studia musica lo sa: è un’attività a cui ci si dedica con tantissima passione!

Ma come si può far di questa passione una professione?

Sono il M° Luca Valsecchi, benvenuto/a!!! Per trascrizioni e arrangiamenti, o per imparare Tu a farli (scrivendo con Finale) rivolgiti a chi, come me, lavora ad alti livelli, giovandotene (non poco)… pensaci!

Se, come me, desideri ESERCITARE la Tua Professione Musicale, chiamami 5 minuti:

il mercato musicale è in mano ai DILETTANTI che fanno la PROFESSIONE! 

                  FALLA TU!!! INFO

        

Formazione musicale iniziale

Innanzitutto è fondamentale sottolineare che lo studio della musica nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo Grado non è sufficiente per imparare a suonare uno strumento!

E’ un percorso che ha come obiettivo quello di avere dei rudimenti di ascolto e alfabetizzazione mirati soprattutto a far musica “insieme” all’interno della classe, dunque, per imparare a suonare uno strumento è necessario un percorso di lezioni individuali settimanali.

L’età giusta generalmente per iniziare a suonare è tra i 6 e i 7 anni ma questo comunque dipenderà specificatamente dallo strumento scelto e dal bambino. Per il canto invece si dovrà aspettare qualche anno in più, infatti il corpo ha bisogno di più tempo per svilupparsi.

Ci sono molti casi però di bambini che vogliono iniziare presto!

Ovviamente è importante che possano esprimere sé stessi e questa loro passione, ma sarà cura dell’insegnante non forzare troppo e cercare di preservare lo strumento voce in attesa che sia pronto per un lavoro tecnico più strutturato che potrà iniziare più in là.

Importante – rispettare i tempi e i desideri

Non tutti i bambini infatti hanno la stessa attitudine o lo stesso grado di maturità.

L’importante quindi è chiedere consiglio ad un docente specializzato e non forzare il proprio figlio in alcun modo!

Potrebbe, nonostante il talento infatti, chiudersi e smettere di studiare e di appassionarsi.

Spesso un bambino non è in grado di reggere una lezione di un’ora! Si dovrà allora optare per delle lezioni più brevi, che non stanchino e che riescano a convogliare tutta la sua attenzione.

Fondamentale però sarà soprattutto far scegliere lo strumento al bambino e non imporlo in nessun modo!

Formazione musicale di base

Una volta deciso di intraprendere lo studio individuale di uno strumento si potranno chiedere informazioni alle scuole di musica specializzate, e sicuramente per uno studio completo sarà necessario anche approfondire la teoria musicale.

Molte scuole offrono una preparazione estremamente dettagliata e approfondita fino a livelli molto elevati.

Dal punto di vista scolastico la scuola italiana prevede un indirizzo musicale sia per la Scuola Secondaria di Primo Grado  che per la Scuola Secondaria di Secondo Grado, anche se però, purtroppo non tutti i percorsi di studio sono sempre presenti.

Anche i Conservatori hanno dei corsi di studio equiparabili: i corsi propedeutici.

Formazione musicale avanzata e specialistica

Il Conservatorio è… l’Università dei musicisti!

Infatti da molti anni, con la comparsa dei nuovi ordinamenti, i titoli di studio che vengono ivi rilasciati sono assolutamente equiparati ad una qualsiasi laurea.

Esistono sempre più indirizzi sia nell’ambito della musica classica, che del jazz, che della musica leggera e vanno dalla composizione all’esecuzione fino alla didattica.

E’ obbligatorio, per accedervi, essere in possesso del diploma, di maturità ma non specificatamente quello del Liceo Musicale.

Infatti, il Conservatorio, prevede un esame di ammissione e si può ottenere la preparazione adeguata anche preparandosi privatamente.

Sono strutturati nel classico Tre+Due universitario: Diploma Accademico di I livello (tre anni) e Diploma Accademico di II livello (due anni).

Le materie da seguire sono molte di più rispetto ai vecchi ordinamenti (cioè quelli precedenti alla riforma); oltre alla materia d’indirizzo possiamo trovare musica d’insieme, uno strumento complementare, storia della musica oppure una lingua comunitaria o l’informatica musicale e molto altro ancora.

Alcune sono indicate dal Ministero, altre sono più a discrezione del Conservatorio, ma i programmi comunque variano tendenzialmente da istituto ad istituto.

Oltre a sostenere gli esami lo studente dovrà raggiungere un numero di  crediti formativi, cioè dei “punti” per ogni esame sostenuto o materia frequentata; di solito sono 60 CFA (crediti formativi accademici) o CFU (crediti formativi universitari) l’anno: per un totale di 180 crediti formativi per finire il triennio e 120 per finire il biennio. Alla fine di ogni percorso si dovrà sostenere un esame di laurea che potrà essere sia teorico che pratico.

Da qualche anno i conservatori rilasciano anche Master di I livello e Master di II livello,  cioè titoli differenti e più specialistici.

Non sono ancora presenti, al contrario delle università, i dottorati di ricerca… un argomento che sta divenendo molto caldo ed è seguito da tutti i docenti e gli studenti dei conservatori italiani.

Sbocchi professionali per i musicisti

Essendo lauree a tutti gli effetti, chi è in possesso di un titolo di Conservatorio (cioè un titolo AFAM) può concorrere per qualsiasi concorso richieda obbligatoriamente una laurea.

Oltre ovviamente a tutte le possibilità come musicista: poter partecipare a graduatorie per l’insegnamento nei conservatori, audizioni per cori e orchestre e molto altro.

Per insegnare invece musica alla Scuola Primaria è necessaria la laurea in Scienze della Formazione, mentre per entrare nelle graduatorie provinciali per l’educazione musicale nella scuola media bisogna affiancare al Diploma Accademico di II livello l’acquisizione dei 24 CFU (crediti ulteriori che possono essere presi in conservatorio o anche presso altri istituti) …ma purtroppo si dibatte molto su quali siamo i requisiti per entrare nelle graduatorie provinciali e spesso le carte in tavola vengono cambiate frequentemente.

Una buona possibilità per insegnare alle medie e alle superiori è la MAD (Messa a Disposizione) alla quale i presidi attingono in caso di necessità e di carenza nelle graduatorie provinciali.

In questo caso non sono obbligatori titoli specifici.

Curiosità

Per allievi particolarmente meritevoli è possibile entrare in Conservatorio e frequentare il Diploma Accademico di I livello senza aver ancora ottenuto la maturità: importante però è che venga conseguita prima della laurea!