LA MUSICA A PROGRAMMA E IL POEMA SINFONICO
L’esigenza di descrivere attraverso i suoni un’opera letteraria o d’arte figurativa, un soggetto mitologico o semplicemente i fenomeni naturali, è alla base di molta produzione musicale di diversa natura storica e di genere. Esempi di opere musicali dalla forte connotazione descrittiva, sono rinvenibili in vari periodi storici.
Il Poema Sinfonico rientra nel genere della “musica a programma”, rappresentandone in un qualche modo una più precisa contestualizzazione poetica e subliminale, e tutto ciò è certamente da contrapporsi al concetto di “musica assoluta”, la quale, nata come “moto reazionario” al genere in oggetto, ne rappresenta il suo rifiuto, “staccando” la musica da qualsiasi elemento che non sia solo ed unicamente la musica stessa per se stessa.
Approfondiamo il tutto con alcuni esempi pratici. Buona lettura!
La musica a programma
Ci basti pensare alle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, in cui i vari momenti dell’anno vengono descritti attraverso i suoni che li contraddistinguono (il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie, la pioggia e il vento…).
Ed è ancora una volta la natura, con i sentimenti che evoca, a fornire a Beethoven lo spunto per la realizzazione della Sinfonia n. 6, alla quale l’autore appose il sottotitolo di “Pastorale“.
Anche qui sono presenti numerosi elementi descrittivi della vita campestre, come gli uccelli, il passaggio di un temporale, le danze dei contadini.
La volontà di “descrivere” la Vita e tutto ciò che ci circonda, diviene quindi la genesi stessa della Musica, come fosse un vero e proprio “programma” da descrivere in note.
Oltre alle già citate, alcuni esempi di composizioni musicali del genere: Quadri di un’esposizione di Moussorgskij, Kreissleriana e Carnaval di Schumann, etc.