SI PUO’ CANTARE SOLO SULLE VOCALI?

di  Virginia Guidi

Studiando canto lirico spesso si possono sentire teorie e prassi secondo le quali la lingua italiana risulti essere estremamente musicale per la presenza così elevata di vocali rispetto alle consonanti;  questa estetica è alla base del famoso belcanto italiano e di molte scuole di tecnica.

Ma davvero è possibile cantare solo sulle vocali?

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L’emissione del suono

La voce viene prodotta dalle corde vocali che vibrano grazie alla sollecitazione dell’aria e tramite la cavità orale siamo in grado di articolare le vocali.

Escludendo tecniche estese di canto difonico o simili, pensiamo sia impossibile normalmente per un cantante fare due suoni contemporaneamente… ma dovremmo invece stupirci delle possibilità che lo strumento voce ha!

Cantare sulle consonanti

Alcune consonanti percussive (come pi, bi e ti) non possono essere intonate mentre invece molte altre sì!

L’esempio più comune è l’humming cioè il cantare a bocca chiusa sulla emme.

E’ parecchio istintivo… tante volte lo facciamo mentre canticchiamo senza accorgecene!

Ma ad esempio possiamo modificarlo timbricamente pensando ad una enne anziché ad una emme.

Molto interessante è anche trasformare questa tecnica usando la elle: in questo modo possiamo addirittura enfatizzare alcuni armonici e sentire due note contemporaneamente!

Ma molte altre sono le possibilità: la erre ad esempio è una fucina di idee ma si possono intonare anche sia la esse, sia la zeta, che la vu e la effe!

Sperimentare per credere… e per trovare nuove strade!

Curiosità

Molti compositori del Novecento e degli ultimi decenni amano lanciare sfide ai cantanti con tecniche e virtuosismi molto particolari!

Giacinto Scelsi amava molto, tra le altre cose, le consonanti: è diventata prassi aggiungere alle consonanti più percussive una “e” muta per riuscire ad intonarle!