DOMENICO SCARLATTI

di Luca Valsecchi

Domenico Scarlatti era un clavicembalista e compositore dell’epoca barocca.

La sua musica però ha influenzato quella classica ed è stata apprezzata anche da altri musicisti.

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Scarlatti – La vita

Domenico Scarlatti nacque a Napoli il 26 ottobre del 1685.

Grazie al padre Alessandro, a sua volta un compositore, iniziò a studiare musica sotto la sua guida.

Appena adolescente venne nominato dal viceré organista e compositore della Cappella Reale di Napoli e suo personale clavicembalista da camera.

Nei primi anni del ‘700 sempre grazie al padre si recò a Firenze presso il gran principe della Casata dei de’ Medici, sperando invano in un incarico a Venezia presso il famoso castrato Nicolò Grimaldi e a Roma presso un aristocratico della famiglia Ruspoli, ma le sue composizioni, per quanto lodate, non ebbero il successo sperato.

Ciò nonostante, proprio a Roma prese piede la sua attività musicale, in un primo tempo come clavicembalista, per poi assumere importanti incarichi presso la Cappella Musicale Liberiana di Santa Maria Maggiore, il cui coro accompagna le liturgie della famosa basilica, riuscendo pure ad ottenere l’apprezzamento dalla nobiltà romana esibendosi nei loro palazzi, oltre che presso prestigiose Istituzioni pubbliche quali il Campidoglio.

Stessi lusinghieri riscontri il musicista ottenne in numerosi altri Paesi d’Europa.

Morì nella capitale spagnola il 23 luglio 1727.

Stile compositivo di Scarlatti

Domenico Scarlatti è conosciuto soprattutto per le numerose Sonate per clavicembalo, oltre che in ambito operistico, nel quale la  levatura contrappuntistica della sua musica non sempre fu capita. Anche perché  in tale ambito si andò delineando uno stile compositivo estremamente più semplice, con la cantabilità delle arie verso le quali l’orchestra assume un compito non certo contrappuntistico (non essendo un genere strumentale fine a se stesso) bensì al servizio del canto operistico e quindi per la sua massima esaltazione.

Curiosità

Nella capitale spagnola vivono ancora i suoi discendenti.