DIFFERENZA TRA OPERA BAROCCA E OPERA ROMANTICA

di  Virginia Guidi

L’opera è una forma di teatro musicale che nasce all’inizio dl 1600 in Italia per opera della Camerata De’ Bardi.

Questo gruppo di intellettuali voleva infatti, seguendo l’ondata musicale della fine del Cinquecento, creare una forma che riprendesse contatto con la Classicità e la musica che all’epoca si pensava tipica di quel periodo, cioè il canto monodico accompagnato da strumenti chiamato “monodia accompagnata”, all’interno di una forma drammatica (cioè teatrale).

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L’opera barocca

L’opera del primo Barocco si sviluppa intorno alla monodia accompagnata nominandola forma prediletta.

Il modo di cantare, definito recitar cantando, richiama una forma di cantato-intonato che doveva essere simile concettualmente alla recitazione del teatro di parola, mantiene quindi un fortissimo legame con il testo poetico.

Durante però questo periodo molte furono le critiche a questa forma musicale che veniva giudicata troppo poco verosimile rispetto al teatro di prosa.

Le prime opere rappresentate furono ispirate dal mito di Orfeo: trattasi infatti della Euridice di Peri e di Caccini e dell’ Orfeo di Monteverdi.

In queste opere è fondamentale, in antitesi con il mito, il lieto fine.

Infatti Euridice verrà restituita ad Orfeo.

Lo sviluppo

Il lieto fine nelle opere Barocche infatti viene sempre prediletto e le storie sono tendenzialmente di carattere mitologico.

Ci sono anche alcune opere di carattere storico con grandissimi riferimenti alla classicità.

Il recitar cantando si evolve verso due forme molto distinte: il recitativo e l’aria.

Queste due forme saranno per secoli la struttura dell’opera.

Poco diffuse ancora le scene di insieme come duetti, terzetti etc.

Nel secondo Barocco il virtuosismo dei cantanti porta grandissima difficoltà tecnica all’interno delle arie che spesso venivano variate talmente tanto da risultare molto in contrasto con il libretto e l’atmosfera dell’opera.

Nascono in questo periodo anche le arie da baule: arie che il cantante aveva in repertorio e che inseriva nelle varie opere che andava cantando a discapito della narrazione scenica.

Si sviluppa anche l’opera buffa di argomento comico e che descriveva la vita della borghesia.

L’opera romantica

L’opera barocca aveva fatto la storia della musica e lo stile italiano veniva esportato in tutto Europa!

L’opera romantica, invece, vede diverse “scuole” nelle diverse nazioni europee e quindi acquisisce sfumature differenti a seconda della zona geografica di appartenenza.

Questo è dovuto alla nascita delle scuole nazionali che, proprio durante il Romanticismo, cominciano a dare valore all’identità nazionale anche nelle arti.

Il legame con l’identità nazionale, nella lingua, nelle armonie, nelle storie narrate e molto altro, è infatti uno degli elementi fondamentali della musica romantica.

La forma e l’estetica

Gli argomenti però variano molto: possono essere miti e poemi cavallereschi (come nel caso di Wagner) che narrano delle radici della nazione, oppure personaggi che diventano  protagonisti per la prima volta (giullari gobbi, zingare, trovatori, mantenute come nel caso di Verdi) e che rappresentano una nuova tipologia di personaggio in forte antitesi con gli eroi barocchi senza macchia.

Un’altra forte caratterizzazione dell’opera romantica è il finale tragico. L’amore, punto focale di ogni storia narrata, si sublima solo attraverso la morte e il sacrificio.

Dal punto di vista formale inizialmente il recitativo e l’aria permangono ma dalla fine dell’Ottocento il recitativo perde le sue caratteristiche principali per fondersi totalmente alle parti più cantate quando le forme chiuse spariscono.

Vengono inserite anche più scene di insieme come parti corali, terzetti e duetti.