I PINK FLOYD: LA STORIA

di Daniele Moneta

Quando si parla delle band di musica moderna più importanti e influenti al mondo, non si possono non menzionare i Pink floyd, celeberrima band inglese attiva dagli anni sessanta, la quale operò dapprima nel contesto psichedelico che impregnava il sound musicale del periodo, per poi con i loro componenti divenire precursori del nascente movimento progressive e prendere quindi una direzione propria, che li vide fondere un caleidoscopio di stili in una sintesi mirabile.

Scopriamo assieme la loro storia gloriosa!

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I Pink Floyd – le origini

Il gruppo nacque a Londra nel 1965, composto da un quartetto in cui figuravano Nick Mason alla batteria, Richard Wright (tastiere), Roger Waters (basso) e Syd Barrett (chitarrista e cantante). Solo due anni dopo il gruppo divenne un quintetto con l’aggiunta del cantante e chitarrista David Gilmour, che poi sostituì di fatto Barrett, il quale dovette abbandonare per problemi di abusi di droghe che gli minarono irrimediabilmente la salute mentale.

In principio, il gruppo era dedito a sonorità psichedeliche e sperimentali che andavano per la maggiore all’epoca. In tale periodo i nostri pubblicarono i primi quattro lavori, cioè Piper at the Gates of Dawn, A Saucerful of Secrets, More e Ummagumma, in cui la componente psichedelica la fa da padrona, ma già in questa fase le composizioni dei Pink Floyd si distinguono subito per l’altissimo grado di ricerca e la forte personalità, a livello sia musicale che di testi ricercati.

A fine Anni Sessanta il gruppo ebbe una svolta verso il rock progressivo, diventando pioniere del nascente genere, pubblicando i lavori Atom Mother Heart e Meddle, stabilendo così i canoni del prog-rock poi seguiti da una nutrita schiera di adepti.

Anni ‘70-’80

Gli anni ’70 videro la grande crescita del successo commerciale della band, la quale consolidò uno stile raffinatissimo e assolutamente personale, che mescolava elementi di prog, psichedelia, rock, blues, musica popolare e tanto altro in una sintesi strabiliante e mai sentita prima.

Questo periodo vide la nascita del celeberrimo disco concept The Dark Side of the Moon, un successo mondiale di proporzioni bibliche che permise al gruppo lunghe tournée con ottimi riscontri di pubblico e vendite. Il decennio continuò sulla scia di grandi successi con la pubblicazione di  Wish You Were Here, Animals e The Wall, lavori che consolidarono i Pink Floyd nell’olimpo della musica, anche grazie a testi molto ricercati con filosofiche riflessioni sulle condizioni dell’esistenza umana.

Verso la fine degli Anni Settanta, Roger Waters prese il sopravvento all’interno della band, tanto che il disco The Wall viene considerato una sua creazione solista. Iniziarono ad esserci delle frizioni nella formazione e nel 1983 i “nostri” pubblicarono il disco The Final Cut, un concept sul tema della guerra in cui Waters si ispirò alle vicende di suo padre soldato al fronte.

Dopo questa pubblicazione, il bassista lasciò la band e cominciò una nuova fase in cui Gilmour divenne la figura principale. Risultato di questo nuovo assetto, fu la pubblicazione del disco A Momentary Lapse of Reason, in cui il chitarrista e cantante scrive tutti i brani, forgiando un lavoro di ottima fattura in un caleidoscopio di stili e innovazioni del sound.

Dagli anni ’90 ad oggi

Gli Anni ’90 vedono la pubblicazione del disco The Division Bell, lavoro non apprezzato dalla critica, ma che permise ai Pink Floyd di continuare l’attività concertistica, imbastendo un tour con enormi riscontri di pubblico, che fu immortalato nel disco live Pulse, ampliando e continuando il trend che li vedeva allestire faraoniche produzioni con spettacoli ricchi di effetti speciali e cinematografici.

Da questo punto in poi, l’attività discografica della band si arrestò fino all’uscita nel 2008 del disco prevalentemente strumentale The Endless River, se si escludono le pubblicazioni di brani delle epoche precedenti in nuove versioni e album live.

I componenti del gruppo hanno preso strade soliste e la morte di Wright ha messo di fatto la parola fine alla vita del gruppo, anche se mai ciò è stato dichiarato ufficialmente.