BENJAMIN BRITTEN
Benjamin Britten, insieme a Purcell e a Händel, è uno dei compositori inglesi più famosi.
Sia compositore che direttore d’orchestra fu anche famoso pianista, spesso impegnato nel repertorio cameristico.
Scrisse anche brani per la sola mano sinistra per Paul Wittgenstein.
Britten – la vita
Britten nacque nel 1913, figlio di un musicista dilettante ma di talento.
Iniziò a comporre già in tenera età approfondendo in seguito anche lo studio del contrappunto.
Fondamentale fu l’incontro con Peter Pears con il quale ebbe una profonda relazione sia sentimentale che artistica.
Nel 1976 ottenne il titolo di Barone e morì pochi mesi più tardi.
Lo stile
Britten compose molte opere differenti, sia cameristiche che orchestrali, scrisse anche opere liriche e, nonostante fosse un pianista, non compose molto per questo strumento.
Cercò di allontanarsi dalla scena inglese volendo ampliare i propri orizzonti e ammirò molto la musica di Stravinskij, Berg e Mahler.
Molto importante fu il riferimento alle culture folkloriche che spesso furono di grande ispirazione per la sua musica.
Folksong
Un esempio di quanto la musica folklorica abbia influenzato la scrittura di Britten sono i Folksong Arrangements, otto raccolte di brani per voce e pianoforte che traggono ispirazione dalla tradizione inglese, irlandese e francese, e vennero composti nell’arco di qualche decennio dal 1943.
Spesso venivano eseguite da Britten stesso insieme al tenore Peter Pears, compagno di vita e con il quale formava anche un duo musicale.
Le melodie e i riferimenti contenuti nei Folksong Arrangements sono trattati con una forte carica espressiva che alterna una delicatezza cristallina della scrittura a momenti più drammatici ed intensi a seconda dell’atmosfera, senza escludere anche momenti di ironia.
Composizioni per coro
Scrisse anche brani per coro e per coro di voci bianche.
L’opera più famosa a riguardo è A Ceremony of Carols del 1942.
E’ una composizione per coro di voci bianche e arpa dove ci sono anche delle parti solistiche.
L’inizio e la fine sono caratterizzati da un canto all’unisono basato su Hodie Christus natus est, un’antifona gregoriana.
E’ un’opera dedicata alla nascita di Gesù e quindi al Natale traendo ispirazione alla tradizione dei carols e cioè canti folklorici religiosi medioevali in inglese arcaico ma comprende anche brani su testi di altri autori a cavallo tra XV e XVI secolo.
Nel 1943 ne venne fatta una versione per coro misto ma spesso la versione per coro di voci bianche viene affidata ad un coro femminile.
E’ un’opera estremamente suggestiva, che fonde la tradizione dei carols natalizi anglosassoni a sonorità peculiari e particolari affidate alle voci e all’arpa.
La sua scrittura la rende molto adatta anche a formazioni corali giovanili.