LA DODECAFONIA
Per “dodecafonia” si intende una tecnica compositiva basata sui 12 semitoni della scala cromatica temperata, tutti in equivalenza tra loro e svincolati da ogni relazione tonale.
Fulcro della tecnica dodecafonica è la “Serie”: un modello dove vengono esposte le 12 note della scala cromatica.
Tale serie viene poi elaborata secondo i principi del canone.
Sebbene già verso la fine dell’Ottocento con Franz Listz e Richard Wagner si assistette ad un progressivo allargamento della dissonanza, l’ideatore e codificatore ne fu Arnold Schönberg. Compositori come Berg e Webern (allievi di Schönberg) proseguirono sulla via tracciata dal maestro, a loro si aggiunsero poi autori come Ravel, Debussy, Scriabijn, Bartok, Stravinskij e Busoni.
La “serie” (musica seriale)
I 12 suoni alla base della serie dovranno essere tutti esposti, evitando la ripetizione di un suono a “discapito” di un altro, per evitare che si alteri il concetto che sta alla base della dodecafonia, e cioè che nessuno dei 12 suoni possa in alcun modo prevalere sugli altri.
Tale serie viene poi elaborata secondo i principi del canone.
Ponendo ad esempio la seguente serie originale:
La stessa serie viene elaborata secondo il principio della “retrogradazione”, in cui si riespongono tutte le note partendo dall’ultima fino alla prima:
Nel passo successivo la serie originale è elaborata per “inversione” in modo da trasformare tutti gli intervalli discendenti in ascendenti e viceversa (ad esempio nel nostro caso, per scendere da DO# a FA# della serie originale occorre percorrere 7 semitoni, al contrario salendo in senso ascendente per 7 semitoni, da DO# arriviamo a SOL# e cosi via per tutte le altre note).
In tal modo si ottiene la serie inversa:
Nell’ultimo passo avremo infine la serie invertita con il procedimento di “retrogradazione dell’inverso” in cui vengono esposto le note della serie inversa dall’ultima alla prima: