ALL BLUES (MILES DAVIS) – ANALISI ARMONICA
In questo articolo andremo ad analizzare il brano All Blues, scritto dal trombettista e band leader Miles Davis e contenuto nell’immortale Kind of Blue, disco edito nel 1959 e vero capolavoro della evoluzione musicale jazzistica.
La formazione strumentale
Questo disco vede il leader Miles Davis alle prese con atmosfere modali, accompagnato dal suo sestetto: Bill Evans (piano), Paul Chambers (basso), John Coltrane (sax), Jimmy Cobb (batteria) e Cannonball Julian Adderley (sax). Appare anche Wynton Kelly nel brano “Freddie Freeloader”, in sostituzione di Evans.
Per inciso, questo disco sarà campione di vendite, risultando il disco jazz più venduto al mondo e fregiandosi di vari Grammy.
Struttura del brano
Il brano in questione è un blues nelle canoniche 12 misure, sviluppato su un tempo lento e ricco di atmosfere modali ed eteree.
Il tempo in sei ottavi propone un andamento terzinato, essendo notoriamente un tempo composto, con due movimenti per ogni misura.
La tonalità di impianto è di SOL, cosa inusuale all’epoca per una siffatta composizione blues, che spesso preferiva altri piani tonali; questo si nota esaminando il repertorio coevo.
Dopo quattro battute iniziali di SOL settima, si passa all’accordo di DO settima per due misure: in questo punto è d’uopo fare una considerazione, perché durante tale secondo accordo di DO settima, il basso insiste ancora sul giro armonico in SOL, generando così un accordo di SOL Minore sesta (che si può anche vedere come un DO nona con la quinta al basso).
Il brano ritorna in SOL settima per due misure e ivi compare l’inusuale chiusura: dopo una misura con RE settima con la nona eccedente (dominante alterata), l’accordo sale di un semitono a RE diesis settima e nona eccedente (accordo di volta superiore), per poi ridiscendere a RE settima, chiudendo così il giro armonico di 12 misure.