IL WALKING BASS: DESCRIZIONE E TECNICHE DI UTILIZZO

di Daniele Moneta

Vi è mai capitato di ascoltare un brano con la presenza del basso che accompagna, suonando a quarti un motivo molto dinamico?

Probabilmente si tratta della tecnica compositiva denominata walking bass.

Vediamo di cosa si tratta!

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La tecnica compositiva del walking bass

Il walking bass è una forma di accompagnamento melodico, suonato principalmente dal contrabbasso o dalla mano sinistra del pianoforte, anche se in realtà può essere eseguito anche da altri strumenti.

Questa tecnica di accompagnamento predilige il registro grave, creando una linea di contrappunto che segue le successioni accordali, utilizzando principalmente la figura della semiminima.

Spesso viene improvvisato dall’esecutore, secondo alcuni principi che vedremo.

Origini del walking bass

Questa procedura nacque nel novero della cultura musicale afroamericana del Novecento, sviluppandosi all’interno degli stili blues e boogie-woogie e da quest’ultimi si diffuse ampiamente nel jazz, ove divenne la cifra stilistica per eccellenza.

Il jazz è indubbiamente lo stile in cui viene più utilizzato, ma l’uso del walking bass si può notare anche nel genere rock e derivati, sebbene sicuramente sia meno sfruttato e pervasivo.

Questa tecnica dona un andamento dinamico al brano, per tenere desta l’attenzione dell’ascoltatore utilizzando un ritmo brioso.

Come si crea una linea walking bass?

Il suo utilizzo è nell’accompagnamento, nel quale si eseguono le note della triade dell’accordo, ribattendo una delle componenti triadiche per completare la battuta di 4/4. Vediamo un esempio per capire meglio, utilizzando solo gli accordi di DO e SOL maggiore.

Ovviamente per creare varietà melodica, si potranno utilizzare sia gli stati fondamentali, sia i rivolti.

In questo esempio, il basso dapprima esegue la triade di DO maggiore in stato fondamentale per due battute, per poi passare a SOL maggiore in stato fondamentale e primo rivolto (cioè con la nota SI al basso).

Note di passaggio e cromatismo

Il basso, nel blues e nel boogie-woogie, delinea spesso delle figure ritmico – melodiche, utilizzando solo queste risorse, che già permettono la creazione di un buon accompagnamento.

Per conseguire un livello di complessità superiore, sarà possibile eseguire delle note di passaggio fra le componenti accordali, come vediamo nell’esempio seguente.

Nella prima misura (I grado – armonia di tonica) il DO è collegato al MI tramite il RE, il quale si configura come nota di passaggio.

Nella misura seguente appaiono le note dell’armonia di  SOL maggiore (V grado – armonia di dominante); successivamente ancora DO maggiore in primo rivolto con il FA (nota di passaggio), che collega il MI a SOL, per poi ripresentarsi l’armonia di dominante.

A questo punto è possibile elaborare ulteriormente la melodia del walking, mediante la risorsa del cromatismo, che dona al tutto un taglio decisamente più jazzistico, approcciando le componenti accordali mediante cromatismi ascendenti o discendenti, come abbiamo indicato anche nella tecnica di abbellimento degli arpeggi, inserendo note di passaggio cromatiche (oltre a quelle diatoniche).

Il FA# interposto sul quarto tempo (debole) fra i due SOL, determina quella che si definisce nota di volta (in questo caso inferiore); il cromatismo RE – RE# – MI  determina una nota di passaggio cromatica, mentre il successivo FA (quarto movimento terza misura) e il LA (secondo movimento quarta misura) determinano note di passaggio diatoniche. Si noti quindi come tutte le note di abbellimento, siano posizionate sui tempi deboli.

Le indicazioni qua espresse, hanno carattere interdipendente, cioè possiamo trovare brani che utilizzano una o più di queste tecniche a seconda dell’effetto che si vuole ottenere: in un brano blues-rock si tenderà ai walking bass più essenziali (ad esempio Crazy Little thing called love dei Queen), mentre in brani jazz be-bop si cercheranno dei movimenti più complessi e cromatici (ad esempio consiglio l’ascolto di Giant steps di J. Coltrane, per avere l’idea di un costrutto maggiormente elaborato).